La continua della prima parte.
Il secondo percorso del lettore-viaggiatore comincia sul punto di grande interesse storico di Praga: il Castello, la Cattedrale di San Vito, la Basilica e il Convento di San Giorgio, il Vicolo d’Oro con le botteghe e il Palazzo Reale. Perdendosi nella meraviglia dell’arte umana, il lettore-viaggiatore passa qui non poco tempo, poi decide di seguire la ripida discesa, perdendo lo sguardo nella vista della città dall’alto.
1. Si ritorna verso il museo Kafka, però questa volta il lettore-viaggiatore va direttamente a visitare la libreria più fornita di libri in lingua inglese che non potrebbe avere un nome diverso se non quello di Shakespeare. Qui vendono anche delle copie della guida turistica di Praga della Rough Guide che, secondo il lettore-viaggiatore, è di ottima qualità. Al piano interrato del negozio ci si può sedere comodamente su qualche divano, godersi la rilassante atmosfera e il profumo della stampa fresca, scoprendo una selezione di libri in lingua italiana, francese, tedesca e spagnola, niente di troppo specifico però. Qualche chicca non manca, come ad esempio una versione a fumetti di Romeo e Giulietta.
2. A questo punto il lettore-viaggiatore, dopo aver fatto un giretto nelle vicinanze della stazione metro Malostranská e aver deciso di voler proseguire a piedi, attraversa un altro ponte per cambiare sponda e andare a visitare la parte più antica della città (Staré Město). Accanto alla stazione metro Staroměstská si trova un negozio chiamato Knihkupectví Fišer con un’insegna a tre lingue: ceco, inglese e italiano, e finalmente ha la conferma che knihy significa “libri”.
L’interno del negozio sembra ben organizzato, ci sono tante sezioni per argomenti specifici, peccato che il lettore non trovi nulla che possa linguisticamente comprendere, a parte una scarna sezione di libri in inglese. Chiede alla commessa se hanno qualche libro di storia della letteratura ceca in una lingua che possa comprendere e riceve una risposta negativa. Lascia il negozio con una certa delusione, apprezzando però l’adesivo con l’avviso di video-sorveglianza all’entrata, Il Grande Fratello osserva tutti.
3. Risalendo per una stradina perpendicolare si arriva facilmente al Caffè dedicato a Kafka (D) che, benché di letterario non abbia nulla, è l’ennesimo tributo della città al suo artista prediletto e si trova ubicata proprio sullo spiazzale con l’omonimo nome, nel bel mezzo della città vecchia.
4. A questo punto il percorso segue una linea spontanea e il lettore-viaggiatore si ritrova a camminare per le strade del vecchio quartiere ebraico, arrivando fino al cimitero giudeo (E) sperando di poterlo visitare internamente. Purtroppo il cancello chiuso non accenna alcun benvenuto. Il lettore-viaggiatore non può fare a meno di pensare alle pagine intriganti del Il Cimitero di Praga, alla complessa struttura della sua trama e alla storia della cospirazione fallita; sente persino parlare Shylock dalle pagine de Il Mercante di Venezia. Oltre all’interesse letterario, il lettore-viaggiatore apprezza anche l’eleganza delle strade, dei palazzi rimodernati e decorati con raffinate e sinuose sculture.
5. Proseguendo verso la nuova Sinagoga Spagnola (F), che colpisce per l’interessantissima struttura architettonica, ecco un’altra interpretazione della metamorfosi dell’uomo che ha perso la propria dimensione, anche questa una scultura dedicata a Kafka. In onore di quest’ultimo hanno anche allestito una piccola esposizione in una saletta al pianoterra della stradina di fronte, perché qui siamo nel ghetto in cui egli nacque, solo che il lettore non riesce a beccare gli orari di apertura. Successivamente, è giunto il momento di raggiungere la piazza centrale della città vecchia (G) e ammirare l’architettura imponente e la torre dell’orologio che segna ogni ora. Il lettore-viaggiatore si siede a gambe incrociate al centro della piazza dove tutto sembra grandissimo e arriva l’eco delle voci e dei rumori della vita nella capitale.
6. Al termine di questo piccolo tour letterario il lettore-viaggiatore non è riuscito sicuramente a conoscere tutto quello che voleva, non ha neppure reperito alcun libro che raccogliesse informazioni sulla storia della letteratura ceca. Il lettore-viaggiatore ha recuperato appena qualche nome sparso, un paio di scrittori ben noti e altri che si è dovuto appuntare su un pezzo di carta. Mancano ancora tante cose, c’è ancora tanto da scoprire e da conoscere, ci sono tanti tasselli da trovare. Dunque, il lettore-viaggiatore dovrà necessariamente continuare a viaggiare, in terre straniere e non.
Però, prima di lasciare la Repubblica Ceca decide di ritornare in stazione, proprio da dove era cominciato questo tour letterario, e prende un treno per Karlstejn, un villaggio ad una trentina di chilometri dalla capitale. Qui si trova l’omonimo castello di Carlo IV, re di Boemia e imperatore del Sacro Romano Impero, che dette ricchezza e fama al paese; inoltre, in questo villaggio immerso nel verde non mancano i numerosi negozietti di artigianato locale e alcuni ristorantini. Dopo aver fatto il percorso in salita, il lettore-viaggiatore decide che vale la pena fare una visita guidata all’interno del castello, anche perché è disponibile l’opzione in italiano (ma anche in inglese, spagnolo, greco, manca il tedesco… stranamente!). Ne approfitta per godersi il panorama rurale dalla vetta più alta del villaggio, immergendosi in un’atmosfera impregnata di storia. Se da un lato è pur vero che allontanandosi dalla capitale le barriere linguistiche diventano più forti, dall’altro lato qui la gente è molto affabile e ci si parla anche a gesti, certo, per quello che si può. Il lettore si stupisce un po’ quando scopre che in una stazione così piccola con un unico binario, per un solo treno di andata e ritorno, ci sono degli scaffali dedicati al book-crossing: un chiaro segno che i lettori sono davvero ovunque.
Link:
La prima parte.
Note musicali di Praga, per chi segue la musica.
2 responses to “Lettori in terra straniera: Praga – II percorso”
[…] La seconda parte. […]
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L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
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