Talvolta i morti hanno nomi. Ogni tanto, negli ultimi mesi, le notizie in prima pagina dei giornali mettono in evidenzia i nomi di persone note che hanno perso la vita a causa del Covid-19: persone dello spettacolo, riveriti professionisti nel campo della medicina, scienziati, musicisti, artisti e politici. Le vittime vengono così ricordate a seconda della memoria impressa, si rende loro omaggio e li si ringrazia per quello che hanno fatto, almeno per un momento. Il più delle volte il Corona è anche il virus del silenzio, degli addii lontani, delle campane sorde e della dolorosa distanza. Ma un giorno si racconteranno per strada le storie, e saranno tutte diverse fra loro, perché una cosa è certa, ovvero che ci siamo ritrovati isolati nelle nostre profonde differenze.
Il 16 aprile è stata la volta di Luis Sepúlveda dal mondo della letteratura, lo scrittore cileno che si era ammalato all’inizio di marzo insieme alla moglie e che non è riuscito a farcela. Il suo nome è rimbombato sui media, fra lettori e non-lettori, fra conoscitori delle sue opere e perfetti sconosciuti.
Io condivido una frase di un libricino facilmente digeribile, Cena con Poeti Morti (Guanda, 2013), dove un gruppo di compagni amici e scrittori si ritrovano in un’occasione conviviale e ritrovano un ricordo comune.
È un piacere risentire a distanza di tempo Sepúlveda che parla durante il Festival Letteratura del 2009 in questo Podcast, con le sue interferenze linguistiche, le sue osservazioni e argomentazioni. La sua Storia cilena e nel mondo. L’intervistatore, Bruno Arpia, inizia sottolineando la difficoltà dei tempi che si stavano vivendo; era il 2009 e non c’era una pandemia in corso bensì una crisi economica. A distanza di tempo viviamo una pandemia e una crisi economica, e non solo. I tempi, soprattutto per la cultura, sono stati sempre duri perché di essa se ne fa facilmente a meno.
One response to “16 Aprile 2020- Luis Sepúlveda”
una perdita per il mondo della cultura la morte di Sepulveda. Ho letto il racconto più famoso quello della Gabbianella e del gatto. Una bellissima favola moderna ma ricca di spunti riflessivi.
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